Secondo le opinioni raccolte investire in “aziende intelligenti” potrebbe generare un aumento dell’efficienza produttiva pari al 27 % in cinque anni.
Nel nostro Paese, secondo una ricerca condotta da Ranstad in 33 Paesi, due lavoratori su tre ritengono necessario un accrescimento delle competenze digitali. Anche perché, secondo il 70% degli intervistati, ad oggi le aziende italiane non disporrebbero delle competenze digitali necessarie per avviare un percorso di digitalizzazione.
D’altronde, una maggiore digitalizzazione garantirebbe un impatto positivo sulla competitività delle aziende. Sia dal punto di vista dell’internazionalizzazione – spiega uno studio della Boston Consulting – sia dal punto di vista occupazionale e produttivo.
Purtroppo però, ad oggi solo il 6% delle aziende intervistate può vantare una fase avanzata di digitalizzazione della produzione.
“Cosa significa digitalizzare un’impresa
Con l’evoluzione delle nuove tecnologie avvenuta negli ultimi anni si parla sempre più frequentemente di digitalizzazione delle imprese. Un fenomeno che sta letteralmente rivoluzionando i procedimenti aziendali attraverso la creazione e l’utilizzo di gestionali completamente nuovi.
La digitalizzazione delle imprese viene spesso confusa con l’avvento di tecnologie che favoriscono i processi produttivi e di archiviazione, denominato comunemente Rivoluzione 4.0.
Qui il fenomeno è ben diverso. Quando si parla di digitalizzare l’impresa si parla anche di adottare un sistema di pensiero economico e sociale completamente differente, che parta dalla struttura stessa dell’azienda.
La modificazione dell’impresa passa attraverso tre strutture principali, che sono:
– il modello di business;
– la produzione;
– l’attività
Per fare in modo che questa digitalizzazione sia davvero efficace, è necessario coinvolgere tutte queste tre dimensioni in un progetto di scambio di logiche e di informazioni tra le aree stesse.
La digitalizzazione nel modello di business
Quando si parla di digitalizzazione dei modelli di business si fa riferimento alla condivisione di informazioni riguardanti i prodotti ed i servizi offerti da un’impresa.
Lo scopo della digitalizzazione dei modelli di business è sostanzialmente quello di aumentare il know-how dell’azienda. Tramite la condivisione di dati e l’offerta di servizi aggiuntivi relativi ai prodotti venduti.
La digitalizzazione nella produzione
Lo sviluppo di macchinari più efficaci ed efficienti dal punto di vista tecnologico, insieme alla loro introduzione nelle aziende, permetterà una crescita di queste ultime di oltre il 25%. Conferendo loro la possibilità di fare fronte ad una domanda crescente ed in continua evoluzione.
Inoltre, la varietà di macchinari e di strumenti introdotti darà la possibilità di soddisfare sia le esigenze delle grandi imprese sia delle ditte medio piccole, vista la loro applicabilità in produzioni di massa ed in produzioni di nicchia.
La digitalizzazione nelle attività
Infine, ultima per ordine ma non certo per importanza, è la digitalizzazione nelle attività.
Questo tipo di digitalizzazione implica lo sviluppo di conoscenze digitali che permetta ad un’impresa di avere un flusso di informazioni maggiore tra tutti gli attori coinvolti nella filiera e, di conseguenza, una migliore gestione delle risorse.
La compenetrazione tra i vari settori contribuisce a rendere l’impresa agile e a farla diventare più competitiva, in quanto le consente di comprendere meglio le richieste del mercato.
(https://www.alfagroup.it/la-digitalizzazione-delle-imprese-italiane/)”
Voucher per la digitalizzazione delle Pmi
È una misura agevolativa per le micro, piccole e medie imprese che prevede un contributo, tramite concessione di un “voucher”, di importo non superiore a 10 mila euro, finalizzato all’adozione di interventi di digitalizzazione dei processi aziendali e di ammodernamento tecnologico.
Riportiamo quindi per ulteriori info al sito del “Ministero dello sviluppo economico” http://www.mise.gov.it/index.php/it/incentivi/impresa/voucher-digitalizzazione